19 Luglio - Sito 2018

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19 luglio 2018, ore 21, Chiesa di S. Giuseppe di Chiesanuova, Voltana

 
 
Le caravelle della musica
 
La musica nel Secolo d'Oro spagnolo
 
 
Voz Latina
Maximiliano Banos, voce, direzione; Luciana Elizondo, voce, viola da gamba; Leonardo Moreno, voce, percussioni;
Pedro Alcacer, chitarra barocca, vihuela

 
 
Siglo de Oro e' il termine che designa un' epoca di grandezza economica e di prestigio politico della monarchia cattolica spagnola; situato generalmente tra la scoperta delle Americhe nel 1492 e la morte del grande scrittore spagnolo Calderon de la Barca, nel 1681, si estende in realta' per piu' di un secolo. Figure come Cervantes, Quevedo, Lope de Vega, Calderon o la poetessa messicana Sor Juana Ines de la Cruz, sono nomi della letteratura universale come El Greco o Velazquez per la pittura. In musica l'unione di tradizione popolare, polifonia franco fiamminga e influenza italiana faranno sorgere uno stile peculiare; i libri di vihuela (simile al liuto italiano) di Milan, Narvaez o Valderrabano ne sono testimoni. Molte raccolte di musica spagnola e trattati sono pubblicati o trascritti in Italia, come il Cancionero di Uppsala a Venezia e il Cancionero di Torino. Nei domini ispano americani la musica comincia a creare un suo  linguaggio alla fine del XVI secolo, con i primi brani musicali scritti in lingua indigena e lo sviluppo del villancico, genere popolare  che diventa vettore dell’intreccio culturale. L'adozione del culto alla Vergine Maria da parte dei popoli indigeni puo' essere considerata, piu' che un atto d'imposizione e sottomissione, la possibilita' di mantenere il culto alla Madre Terra, la Pachamama, di fronte all'avanzata ineluttabile dei "conquistadores" spagnoli. Un esempio e' Hanacpachap, il piu' antico brano polifonico pubblicato nel Nuovo Mondo, a Cuzco in Peru' nel 1631. Quest'inno mariano e' il piu' perfetto esempio d'incontro e fusione di due culture, che da origine al mestizaje (incrocio) musicale americano. Nell'inno alberi, frutti, astri e stelle sono leggibili secondo due tracciati paralleli: da un lato simboli della Vergine "Stella Maris" e del frutto salvifico che porta, dall'altro elementi  dell'antico culto della  Madre Terra. Il programma e' articolato in due sezioni; la prima dedicata allo stretto rapporto tra poesia e musica in questo periodo e la seconda alla Vergine, simbolo della devozione popolare che garanti' l’intreccio tra Vecchio e Nuovo Mondo.
 
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