16 settembre 2018, ore 21, Sala del museo Nazionale, Pomposa
Imperayritz de la ciutat joyosa
La devozione alla Vergine in Spagna nel basso Medio Evo
Aquel Trovar
Delia Agundez, canto Antonio Torralba, flauti
Jose Ignacio Fernandez,citola e chitarra medievale
Daniel Saez Conde, rabel basso
Il tema bizantino della Vergine in Maesta', Maria con il Bambino, presentata frontalmente sul trono circondata da angeli, ha conosciuto un grande favore popolare durante i secoli XIII e XIV, in coincidenza con l'intensificazione del culto a Maria, cui la religiosita' dell'epoca attribuiva la possibilita' di intercedere dolcemente in favore degli uomini a Dio. In questo ebbe una grande influenza la predicazione dei nuovi ordini religiosi e il genere letterario dei Miracula, dedicato a narrare gli eventi portentosi attribuiti all'intervento di Maria, coltivato, tra gli altri, in Spagna, dal grande Gonzalo de Berceo. Per questi la Vergine e' un fiume dalle acque abbondanti al quale tutti possono bere.
L'obbiettivo primario dell'autore dei Milagros non e' tanto di fornire informazioni sulla Vergine, ma di ispirarne la devozione; la rigorosa dottrina della chiesa medievale sulla difficolta' di raggiungere la salvezza viene qui sostituita da un'attenzione materna verso i figli perduti. Il programma che presentiamo svolge un percorso sulle musiche di devozione mariana che va dalla meta' del XIII secolo agli albori del XV. Sono inclusi brani del manoscritto 20486 della Biblioteca Nacional, noto come Codice de Madrid (c.1265), e altri del successivo Codice de las Huelgas. Compare poi un'ampia scelta dalle Cantigas de Santa Maria (h. 1284) di Alfonso X el Sabio e delle famose danze di pellegrini del Llibre Vermell de Monserrat, copiato intorno al 1390. Per concludere due brani che si situano gia' nel primo Rinascimento: Dinos, Madre del doncel di Juan de Triana, e la anonima O gloriosa Domina, entrambi conservati nel Cancionero de la Colombina.